Vigevano e la decadenza di un capolavoro Sforzesco
Questa volta per la nostra consueta gita fuori porta, mio marito ed io, ci siamo recati a Vigevano.
Raggiunto il centro storico ed entrati all’interno del castello, dopo aver oltrepassato la porta gotica, entrambi senza consultarci abbiamo provato la stessa sensazione, quella di avere di fronte un luogo imponente, importante , capace di evocare gli splendori di una corte come quella di Ludovico il Moro e Beatrice D’Este, ma in totale degrado che ha bisogno, almeno a piccoli comparti di essere ripristinato.
Siamo andati all’Info point sotto la torre del Bramante per prenotare la visita del complesso e per avere informazioni.
La visita guidata inizia alle ore 14,30 dura circa un’ora e costa 5 Euro a persona.
A questo punto, avendo del tempo a disposizione decidiamo di visitare prima il Museo della Calzatura Pietro Bertolini, unico museo pubblico in Italia dedicato alla storia della calzatura.
Il MIC si colloca nel piano superiore delle scuderie del castello sforzesco , nell’area quattrocentesca e propone la scarpa come accessorio di moda, cultura e design. L’interessante percorso si suddivide in quattro sezioni ed inizia dalla stanza della Duchessa Beatrice D’Este che in uno spazio multimediale accoglie il visitatore.
Poi ci siamo diretti di fronte, all’interno del Maschio del castello, alla Leonardiana, dove con un allestimento multimediale molto coinvolgente ed intelligente, viene spiegata e raccolta dettagliatamente tutta l’opera di una vita, tutta la creatività, le intuizioni , gli studi e la genialità di Leonardo da Vinci. Un esperienza, molto coinvolgente, il cui costo a persona è di 10 Euro comprensivo di audio guida.
La seconda parte del percorso riguarda la visita e la conoscenza del castello, considerato uno dei più grandi complessi fortificati d’Europa, alla cui corte hanno prestato servizio persone del calibro di Donato Bramante e per ben vent’anni Leonardo da Vinci.
Si comincia con la Torre del Bramante, considerata il simbolo della città , costruita a più riprese, diventando l’ingresso d’onore del castello. In cima alla torre si gode di un magnifico panorama, peccato però che da subito lungo i gradini e i vari spazi si nota la totale mancanza di manutenzione e ripristino dell’ambiente.
Si prosegue per entrare nelle suggestive scuderie ed anche qui sia all’interno che all’esterno da poche testimonianze e stemmi rimasti, si intuisce che tutto il palazzo era riccamente affrescato, con colori accesi, ma che purtroppo ne rimane un ricordo fantasioso e sempre più fatiscente.
Si passeggia lungo la caratteristica ed unica nel suo genere strada coperta, realizzata per proteggere i signori di Milano. Si rientra dai sotterranei e dopo pochi passi si sbuca nella suggestiva e bramantesca piazza Ducale coi suoi portici e armoniche decorazioni che ritraggono la dinastia sforzesca, qui ci immaginiamo le dame abbigliate con gli abiti disegnati da Leonardo o adornate coi suoi accessori, tutto fa pensare ad un periodo di rinascita sia culturale che di grande produzione agricola, oltre a momenti di relax, caccia, feste e giochi amorosi, purtroppo però questo magnifico patrimonio storico e culturale ha bisogno di essere tutelato e conservato, speriamo non venga abbandonato a sé stesso.
Mi auguro che Vigevano possa rivivere una nuova “rinascita” coi fasti di un tempo.
Marina
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